Monumenti e luoghi di interesse
La via principale della città è il Corso Marrucino, che va da piazza Trento e Trieste (comunemente conosciuta anche come piazza Trinità), costeggia piazza Gian Battista Vico, attraversa piazza Gian Gabriele Valignani e termina su Via Arniense, nel cuore del centro storico del capoluogo teatino. Il palazzo del Municipio si trova in piazza San Giustino (un tempo intitolata a Vittorio Emanuele II), mentre il palazzo della Provincia si trova lungo Corso Marrucino. Attualmente la sede municipale è situata su Corso Marrucino nei pressi di piazza Valignani, all'interno dell'ex sede della Banca d'Italia - chiusa nel 2009: la nuova sistemazione si è resa necessaria in seguito ai danni riportati dalla sede storica municipale, in piazza San Giustino, per il sisma aquilano del 6 aprile 2009.
Chieti sotterranea La città di Chieti vanta, oltre ai numerosi resti dell'antica civiltà romana, un'intera città sotterranea che fu l'antica Theate, situata proprio sotto l'attuale centro storico. Per motivi al di fuori del dominio pubblico, le rovine non sono visitabili fatta eccezione per alcune rare occasioni (come ad esempio i Giochi del Mediterraneo del 2009 ) durante le quali è stato possibile visionarne solo una minima parte.
Villa Comunale Nella villa fatta costruire dal Barone Frigerj nel primo 900 e dopo poco ceduta al Comune di Chieti hanno trovato sede il Museo archeologico nazionale d'Abruzzo, nello stabile neoclassico, mentre l'enorme giardino è diventato il principale parco pubblico di Chieti, ricco di alberi secolari, fontane, terrazzamenti panoramici sulla città e verso il monte Majella, giardino all'italiana e piccola foresta a monte cui fanno da contraltare le passeggiate tra il verde ed i laghetti illuminati con camminamenti e ponti di pietra e la piccola penisola per mini spettacoli circondati dall'acqua più giù, a valle. Al centro il piazzale Mazzini con la fontana monumentale e le strade in pietra, prima palestra dei bimbi con la bicicletta fiammante e terreno di conquista di torme di monelli ai primi caldi primaverili. La Villa comunale di Chieti è stata insignita del riconoscimento di "Meraviglia Italiana" dal Forum Nazionale dei Giovani, partner della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della European Youth Forum e dell'Agenzia nazionale per i giovani.
Teatro Marrucino Fu inaugurato nel 1818 col nome di Real Teatro San Ferdinando in onore dell'allora sovrano delle Due Sicilie Ferdinando I di Borbone, pochi giorni dopo la prima rappresentazione fu La Cenerentola di Giovacchino Rossini. Inizia così la storia tormentata del Teatro Marrucino di Chieti, teatro di Tradizione e Teatro lirico d'Abruzzo. Fu costruito sul sito della sconsacrata chiesa gesuita di Sant'Ignazio con la fiera opposizione della Chiesa che rivendicava la proprietà del sito, le diatribe continuarono durante i lavori, ne provocarono anche il fermo e si risolsero definitivamente nel 1854, trentasei anni dopo l'inaugurazione! Dopo l'Unità d'Italia il nome cambiò in quello attuale che richiama le origini della città. Nel 1870 il teatro fu arricchito di un quarto ordine di palchi ed un loggione sopraelevando il fabbricato. Si spostò la cavea del golfo mistico sotto il proscenio per aumentare i posti di platea e aumentarono i palchi di proscenio. Con gli stessi lavori si abbellirono gli interni con stucchi e dorature, vennero posizionati i Paggi, sculture di Costantino Barbella e si acquistò un nuovo sipario. Il teatro, invero magnifico, vide all'opera molti dei più grandi artisti della prosa, della commedia e del bel canto dell'Ottocento e del novecento: Da Eleonora Duse alla soprano De Giuli, dalle sorelle Gramatica a Maria Caniglia, da Totò a Katia Ricciarelli, da Vittorio Gassman, Turi Ferro e Carmelo Bene a Mario Del Monaco e Giuseppe Di Stefano, per citare solo alcuni delle migliaia di grandissimi artisti che ne hanno calcato i legni. Gabriele D'Annunzio vi rappresentò la prima assoluta de La Figlia di Iorio con lui stesso presente al proscenio. Un trionfo, D'Annunzio fu chiamato dal pubblico sul palcoscenico un totale di ventitré volte. Dopo la chiusura del teatro per la seconda Guerra Mondiale e, molti anni dopo, il ripristino e la ristrutturazione, l'inaugurazione della riapertura, nel 1972, avvenne con una stagione lirica che presentava artisti del calibro di Anna Moffo, Virginia Zeani e Nicola Rossi Lemeni. Dopo la lunga gestione del soprintendente Mario Zuccarini, il successore, Aurelio Bigi, con la carica di Commissario Straordinario si è impegnato in tutti i modi per creare il Marrucino teatro di produzione, con la sua propria orchestra, il proprio coro, le scuole di canto, di recitazione, di ballo e di scenografia e costumi, tutto quello che serve, riuscendoci, finché la crisi, sia economico finanziaria che di spessore culturale del potere, ha volatilizzato gran parte dell'immenso lavoro svolto. Ma ciò che nessuna crisi potrà mai togliere al Marrucino sono le parole di Peppino De Filippo che, al termine del suo primo spettacolo, finito l'uragano di applausi (i miei compresi), scansò il sipario e si presentò inaspettato al proscenio, estasiato, dicendo... questo teatro è stupendo, è una bomboniera, sappiatevelo tenere... [fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Chieti]
Virtual Tour
Casa Paradiso offre ai suoi clienti la possibilità di visitare l'interno del B&B virtualmente mediante foto interattive navigabili con il maus. Per accedere clicca qui
Chieti città da scoprire
Chieti si trova nella parte centro-orientale dell'Abruzzo, a 330 metri sul livello del mare, su un colle che divide le acque del bacino del fiume Pescara (a nord) da quelle del fiume Alento (a sud). Continua....
Tutta la tua natura